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lunedì 19 aprile 2010

Già tempo di…BILANCIO


Passato ormai un anno dall’inizio della legislatura, è già tempo di bilancio. Bilancio di questi primi mesi della nuova avventura politica e bilancio per il nostro Comune, visto che proprio in questi giorni verrà approvato il primo bilancio (previsionale) della “nuova” giunta.
Il bilancio politico di questi primi mesi delle persone che hanno promosso e animato Un’Altra Gualtieri è sicuramente positivo, poiché abbiamo partecipato alla vita politica della nostra comunità sia nelle istituzioni, sia tra la gente, sia come gruppo, continuando a riunirci in molti ritrovi e momenti di discussione di quella che per fortuna non è stata e non è solo una lista elettorale.
Purtroppo il bilancio di quello che da subito è stato uno dei nostri obiettivi principali, ossia lo stimolare in maniera critica ma propositiva questa maggioranza di centro-sinistra cercando punti di convergenza e condivisione è invece molto negativo. Questa maggioranza si è proposta immediatamente in maniera autoreferenziale, ideologicamente contrapposta e non incline al confronto. La dimostrazione evidente si è avuta nella gestione di alcuni temi, quali il confronto pubblico sulla nascitura Multisala, progetto da molti cittadini incompreso ed incomprensibile, sul quale non c’è stata alcuna disponibilità ad un confronto per mitigare i molti disagi che essa porterà alla cittadinanza. Come non ricordare poi le votazioni, costantemente contrarie, ad ogni nostra proposta portata in consiglio comunale. Le convergenze, ci sono state, ma con la destra: pensiamo al voto della maggioranza insieme ai consiglieri di destra su una nostra mozione che esprimeva semplicemente disapprovazione per l’ordinanza anti-accattonaggio della giunta di Guastalla. La cosa che forse maggiormente colpisce è che a Gualtieri vi sia una maggioranza che si dimostra arretrata e conservatrice, sia dal punto di vista ideologico che nell’azione di governo, molto più che in amministrazioni dello stesso colore dei comuni della provincia dove ritroviamo, se non spirito di sinistra, almeno qualche interessante spunto riformatore.
Proprio in questi giorni giunge poi alla conclusione l’iter di approvazione del primo bilancio di previsione della giunta Maestri, l’atto più importante perché esprime l’agire politico ed amministrativo e dunque gli investimenti ed indirizzi di governo del comune. Anche in questo caso purtroppo constatiamo la mancanza di qualunque spunto di novità e di progetti per i prossimi anni, anche in considerazione del contesto economico generale e di Gualtieri. Un bilancio che, fatta salva la contabilità generale per garantire l’equilibrio finanziario, non presenta alcuno spunto di innovazione e di proposta per i prossimi anni. A fronte di una impossibilità di reperire fondi tramite l’innalzamento di tributi e tariffe per i servi (che rimangono invariate, tranne che per un incomprensibile aumento della TARSU) e tramite proventi dai permessi di costruire (che sarebbero azzerati…e che invece sono garantiti dalla multisala), non c’è alcuna ipotesi di investimenti. Non opere di pubblica utilità, non investimenti o agevolazioni per un reale incentivo al risparmio energetico e stimolo alle energie rinnovabili (salvo farsi belli in televisione per aver spento un lampione su due), non azioni concrete per i giovani. Ma soprattutto a noi sembra manchi del tutto un’azione volta a stimolare la ripresa, a livello locale, del tessuto economico. Manca una politica del lavoro e per il lavoro. Misure che aiutino giovani e lavoratori che perdono il posto ad iniziare nuove attività, misure che favoriscano la riqualificazione professionale, misure che sostengano gli artigiani ed esercenti che resistono a questo maledetto periodo. Soprattutto manca uno spirito di ampio respiro, che si protragga nei prossimi anni, perché dobbiamo entrare nell’ottica che questa crisi non si esaurisce quest’anno, e quindi servono elementi strutturali e di novità vera. Se non tentiamo, anche “osando” al primo bilancio, quando allora ?
Facciamo nostro un concetto espresso dal sindaco nella illustrazione del bilancio in un recente consiglio comunale: non è un bilancio che mi fa impazzire. Appunto.

Paolo Ferrarini - Capogruppo Lista Un’Altra Gualtieri

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